biologico

BIOLOGICO: TEORIE E PRATICHE

Redazione

una strada arata in mezzo a un campo coltivato
Dopo l’introduzione fatta dal CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici), facciamo un passo in avanti e, per comprendere meglio l’agricoltura biologica, guardiamola attraverso il microscopio degli scienziati che ci lavorano.

un campo arato

L’agricoltura biologica ha come obiettivo quello di minimizzare l’impatto dell’uomo sull’ambiente permettendo al sistema agricolo di operare nel migliore modo possibile. Per far questo l’agricoltura biologica utilizza alcune buone pratiche come, ad esempio, la rotazione delle colture che permette di utilizzare al meglio le sostanze nutritive presenti nel terreno e impedisce ai patogeni di adattarsi all’ambiente e di colonizzarlo.

una foto del prof. Stefano MainiStefano Maini, professore di entomologia del dipartimento di scienze e tecnologie agroambientali dell’Università di Bologna, ci illustra i principi base dell’agricoltura biologica. «Il rispetto e la tutela dell’ambiente è alla base dei principi dell’agricoltura biologica. Coltivare biologico vuol dire prima di tutto limitare fortemente l’utilizzo dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici di sintesi. In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali. Si prediligono, inoltre, concimi naturali come il letame e viene fatto divieto assoluto di coltivazione di qualunque organismo geneticamente modificato».
un'ape che vola vicino a un fioreNon si tratta però solo di una serie di regole da rispettare, biologico vuol dire anche cultura e infatti tutti gli agricoltori che vogliono seguire queste pratiche devono conoscere a fondo le leggi della natura.
«Uno degli strumenti al servizio del biologico è la lotta biologica – aggiunge Maini. – Questa consiste nell’utilizzare strategie ecologiche per combattere i parassiti. Ad esempio si possono utilizzare dei feromoni per attirare o respingere gli insetti in modo da ridurre l’utilizzo degli insetticidi. Per tutelare al massimo l’ambiente e fare solo interventi mirati si possono utilizzare delle trappole che, sfruttando il richiamo degli ormoni femminili, riescono ad attrarre gli insetti maschi di alcune specie. Se le trappole imprigionano gli insetti si può essere sicuri che la coltura è infestata e solo a quel punto si può decidere di intervenire con un insetticida. un insetto su un fioreGrazie a queste tecniche di agroecologia si possono fare attacchi più mirati e proteggere così tutto l’ecosistema. Anche i batteri sono uno strumento utile. Nelle colture di mais, ad esempio, viene utilizzato il Bacillus Thuringiensis (lo stesso che viene impiegato nei semi di mais ogm, ndr) in modo da difendere i chicchi dall’attacco dei patogeni. Altre strategie utilizzate prevedono l’impiego di piante come la facelia e la calendula che sono in grado di attirare gli insetti utili”.

un allevamento di capre

Ma biologico non vuol dire solo agricoltura, anche gli allevamenti possono essere biologici e per far questo devono rispettare i suoi principi facendo crescere gli animali all’aperto e tutelandone la salute. Gli animali devono essere alimentati rispettando il loro fabbisogno con prodotti vegetali ottenuti anch’essi con metodo di produzione biologico, coltivati di preferenza nella stessa azienda che li alleva. L’allevamento biologico è strettamente legato alla terra. Ilnumero dei capi che si possono allevare in un’azienda dipende dalla estensione della superficie di terreno disponibile.

un allevamento di maiali I sistemi di allevamento adottati devono soddisfare i bisogni etologici e fisiologici degli animali e sono vietati il trapianto degli embrioni e l’uso di ormoni per regolare l’ovulazione fatta eccezione in caso di trattamento veterinario di singoli animali. È proibito inoltre l’impiego di stimolanti per la crescita e per l’appetito sintetici.

una distesa di campi coltivati
“Al momento, però, in Italia la pratica agricola più diffusa non è quella biologica ma quella integrata
– afferma Claudio Porrini del dipartimento di scienze e tecnologie agroambientali dell’Università di Bologna. – L’agricoltura integrata è una via di mezzo tra agricoltura tradizionale e biologica. Si inizia scegliendo sempre i rimedi che risultano più compatibili con l’ambiente e si passa all’impiego di pesticidi chimici solo se è assolutamente necessario”.

Cosa pensi dell’agricoltura biologica? Scegli cibi biologici perché pensi che siano più sani o più rispettosi dell’ambiente? Sono molto cari o hanno un prezzo che ritieni giusto? Scrivi il tuo parere sul forum!

di Anastasia Scotto.

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