Bavarese storia

Bavarese: se non è nata in Germania, perché si chiama così?

Angela Caporale

Ci soffermiamo mai ad interrogarci su quanti anni, decenni e secoli di storia ha vissuto ciò che mangiamo con gusto nel nostro piatto? L’abitudine e il gusto, forse, fanno sì che una volta a tavola la nostra attenzione sia tutta concentrata sul “qui ed ora” e sul godersi appieno prelibatezze e compagnia. Ma non è affascinante ricostruire il percorso che ha portato la Parmigiana di melanzane a chiamarsi così pur non essendo di Parma o il motivo per cui la pasta alla Norma è legata a doppia mandata con la “Norma” di Bellini?

Per non parlare poi dell’idea che il croissant sia nato in Francia oppure della convinzione, molto diffusa all’estero, secondo la quale gli “spaghetti alla Bolognese” sono una tipicità emiliana. Oggi vogliamo, dunque, mettere nuovamente i panni degli investigatori gastronomici per svelare tutti i segreti che nasconde la storia della Bavarese, a partire dal luogo d’origine che non è proprio in Germania.

Bavarese, storia di un dolce (o quasi)

L’origine francese

Primo colpo di scena, la Bavarese non è nata in Baviera, regione della Germania meridionale, ma nelle pasticcerie di Francia. Infatti, il dolce che noi tutti conosciamo a base di latte, zucchero, uova, panna fresca e gelatina è stato preparato per la prima volta nell’Ottocento in Francia da cui si è diffuso proprio grazie alla grande fama di chef e maîtres pâtissier che venivano invitati in tutte le corti d’Europa per preparare le loro prelibatezze a tutte le famiglie regnanti.

La Bavarese o il Bavarese?

Bavarois

 

La storia dell’origine del dolce che oggi chiamiamo “Bavarese” parte però da un equivoco. Infatti, non tutti sanno che il Bavarese era originariamente una bevanda tedesca a base di tè, latte e liquore. All’inizio del 1700 fu importata anche in Italia grazie ai cuochi francesi al servizio dei Wittelsbach, regnanti di Baviera e, a quanto pare, ghiotti di questo dolcissimo drink.

Perché allora siamo abituati a far riferimento al dolce come femminile? Le spiegazioni sono diverse. Quella più attendibile suggerisce che dicendo “la Bavarese” sottintendiamo la parola crema. Tuttavia sarebbe più corretto utilizzare il maschile perché il nome del dessert deriva dal francese bavarois e perché il termine sottinteso dovrebbe essere budino.

La storia della crema alla Bavarese

Bavarese

Se ci concentriamo, allora, sulla ricetta originale della crema alla Bavarese ci sorprenderà scoprire che il dolce trae spunto, da un lato, dalla bevanda tedesca omonima, dall’altro dalla crema inglese. In particolare, vi si ispira poiché anch’essa è una variante della crema pasticcera che usa come addensanti le uova e la gelatina. In seguito viene aggiunta anche la panna montata che dà al bavarese l’usuale consistenza soffice.

La versione originale prevede pochi fronzoli: soltanto la crema abbinata, eventualmente, ad uno strato di pan di Spagna inzuppato in un liquore o sciroppo alcolico. Ben presto, però, sono nate tante golose varianti che abbinano il budino a frutta, confetture, marmellate, cioccolato, caffè e tutti i gusti più amati.

Crema alla Bavarese: la ricetta originale

Bavarese cioccolato

Sebbene oggi esistano moltissime versioni dello stesso dolce, abbiamo scelto di proporvi la ricetta originale della bavarese, confidando nella vostra creatività per eventuali varianti.

 

Ingredienti

250 gr. di latte intero

150 gr. di zucchero

4 tuorli d’uovo

250 gr. di panna fresca

una quantità compresa tra 6 e 10 fogli di gelatina in base alla consistenza desiderata

una bacca di vaniglia

Procedimento

Ricetta crema bavarese

In acqua fredda, fate ammorbidire i fogli di gelatina. Poi, in un recipiente, sbattete i quattro tuorli d’uovo insieme allo zucchero, mescolando finché non otterrete una crema chiara e spumosa.

In un pentolino, a questo punto, scaldate tutto il latte con la bacca di vaniglia e portatelo a bollore. Appena inizia a bollire, spegnete il fuoco e lasciate riposare il latte per 5 minuti e togliere la bacca di vaniglia.

Aggiungete, poco alla volta, il composto di uova e zucchero mescolando con costanza. Una volta versato tutto, accendete nuovamente il fuoco portando ad ebollizione senza smettere di mescolare con un cucchiaio di legno.

Quando compaiono i primi segni del bollore, spegnete il fornello e incorporate i fogli di gelatina uno alla volta, mescolando e lasciando poi raffreddare il tutto.

A questo punto, non vi resta che montare a neve la panna fresca ed incorporarla fino ad ottenere un composto omogeneo. Versatelo in coppette, in bicchieri o in una tortiera, come preferite, e fate rassodare in frigorifero per almeno due ore prima di servire.

Per servirlo potete ricorrere alla frutta di stagione di giugno, in particolare ai frutti rossi che, oltre ad essere molto gustosi, hanno anche utili benefici per la nostra salute.

Ora che abbiamo scoperto insieme qual è la storia della bavarese e imparato che, d’ora in poi, dovremmo chiamarla “il Bavarese”, non ci resta che chiedervi di raccontarci le vostre ricette preferite a base di questa golosa crema!

 

Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

Lascia un commento