Nata ad Augusta, in provincia di Siracusa, vive a Bologna, dove lavora per l'agenzia di comunicazione Noetica. È direttore responsabile de Il Giornale del Cibo, per cui si occupa di Food Innovation. Il suo piatto preferito è l'insalata di polpo, a patto che sia fresco e cotto bene, perché "è un piatto semplice che riesce a portarmi a casa senza prendere l'aereo". Per lei in cucina non possono mancare il limone, l'origano, l'olio buono e una bottiglia di vino bianco.
Paesaggi incantevoli, vigneti sterminati, dimore d’altri tempi e, soprattutto, degustazioni di pregiati vini veneti. Nel nostro tour per le Ville Venete in occasione di “Sorsi d’Autore” abbiamo assaporato questi e altri privilegi, come quello di conoscere Marco Visentin, coordinatore didattico AIS Veneto che, nel corso di una delle serate volute dall’associazione AIDA, ha guidato una
Dite la verità: siete già in spiaggia, sotto l’ombrellone, e ci state leggendo dal vostro smartphone o dal tablet, mentre digerite uno dei piatti leggeri leggeri che caratterizzano il pranzo in spiaggia all’Italiana. Ci ho preso? Oppure avete seguito il nostro consiglio e avete scaricato le 5 app per una vacanza mangereccia, che vi hanno
Italia: terra nobile e complessa, dotata di un invidiabile patrimonio storico e culturale e di un numero imbarazzante di cervelli in fuga. Tra le abilità più apprezzate e “rivendute” all’estero dai connazionali che imboccano la via d’uscita, neanche a dirlo, l’inimitabile ma imitatissimo talento culinario, in parte (forse, chissà…) impresso nel DNA del Bel Paese.
Se la sua produzione si attesta attorno ai 72 milioni di bottiglie, il suo valore di produzione ai 362 milioni di euro e quello di consumo a circa 450 milioni di euro, un motivo ci sarà. Il Prosecco di Valdobbiadene, questo “vino fighetto” – come l’ha definito Giuseppe Cruciani durante l’incontro che il 20 Giugno
Da mesi ormai, la nostra redazione è alle prese con il “caso olio di palma”, la cui onnipresenza in prodotti da forno, merendine e biscotti per la colazione ha messo in allarme schiere di ‘consumatori consapevoli’. Per dare ai nostri lettori la possibilità di capire se e fosse nocivo alla nostra salute, abbiamo chiesto l’opinione
Ah la moka, il gorgoglìo del caffè che sale e l’aroma che invade ogni angolo della cucina! Il caffè, il gesto intimo e irrinunciabile di portare la tazzina alla bocca! Quel vizio così italiano, quel piacere negato che tramuta le sorti della nostra giornata durante i soggiorni all’estero. Tutto vero, verissimo, ma parliamoci chiaro: di
In campo alimentare, non sempre è facile stabilire con certezza se e quanto una sostanza sia nociva al nostro organismo. Valga per tutti l’esempio del caso “olio di palma”, che negli ultimi mesi ha catalizzato l’attenzione dei media, a causa della sua alta concentrazione di grassi saturi e della scarsa sostenibilità ambientale della sua coltivazione.
Prendete il calendario più brutto che riuscite a pescare nel cassetto della vostra scrivania e impugnate con isterico entusiasmo un pennarello nero dalla punta grossa: è tempo di segnare le crocette che vi separano dalle ferie. Dopo un anno di fatiche e sacrifici vi siete guadagnati questo diritto: rompete il salvadanaio, date fondo ai resti
Oltre la Basilica di San Francesco, c’è di più, molto di più: un ‘blend’ di Cantine, vitigni sterminati, aziende agricole immerse nel verde ed ex monasteri benedettini divenuti agriturismi. Ve lo diciamo con cognizione di causa perché lo abbiamo visto con i nostri occhi e testato con le nostre papille gustative. Accolto l’invito delle associazioni
“L’aspetto più brutto del farsi un’overdose di ciliegie è che restano lì tutti i noccioli a ricordarti quante ne hai mangiate. La frutta con un solo seme mi angoscia proprio per questo”. Andy Warhol – ne siamo quasi certi – scrisse questo aforisma in questo mese, di ritorno da un tour tra i borghi italiani.
Nonostante siano passati quasi 50 anni dal quando Fernandel e Gino Cervi vennero a Brescello per l’ultimo ciak della serie che li vedeva nei panni di Peppone e Don Camillo, il paesino emiliano resta attaccato ai suoi personaggi e respira ancora l’aria della provincia e del cinema che l’ha valorizzata raccontandone le vicende. A rinnovare
Quello che vedete è un piatto di spaghetti. Non ci vuole una vista da falco per capire che non sono spaghetti di farina di grano duro, né bisogna essere troppo perspicaci per capire che l’ingrediente principe è una zucca gialla. Sì, perché nel tentativo di deporre le ricette indigeste che fanno a cazzotti con la
Era un tiepido week-end di Maggio quando, al grido di ‘furgoncini d’Italia unitevi’, schiere di farinate, miasse, lampredotti, olive ascolane, arancini e street-eccellenze di ogni razza e dimensione si riversarono a Fontanellato (Parma), per cingere i bastioni della Rocca di San Vitale. E fu subito Castle Street Food. La Merenda nei Castelli d’Italia, festival del
Travolti dall’estasi degli street-assaggi, vagando tra Apecar e Food Truck, al Castle Street Food ci siamo imbattuti in Chef Rubio, l’uomo che ha prestato fegato e cultura gastronomica ad una causa encomiabile: la tradizione italiana del cibo di strada. Ex rugbista, instancabile viaggiatore e autore di due libri, Rubio è un sacco di cose ma
Questo mese, cari lettori, la coerenza ci obbliga a cambiare rotta e ad allontanarci dalla via della carne per intraprendere quella della prova costume. Dopotutto, dopo avervi inondati, nelle ultime settimane, di prediche sulla necessità di depurare l’organismo con la frutta e verdura di stagione, di abbandonare le pigre abitudini invernali e darvi all’attività fisica
Dolore addominale, gonfiore, diarrea e flatulenza, oltre che disturbi fastidiosi e causa di situazioni imbarazzanti, possono essere i campanelli d’allarme di una delle più diffuse intolleranze alimentari. Per fugare ogni dubbio, in questi casi, il consiglio che vi diamo è quello di sottoporvi al breath test, utilizzato per diagnosticare l’intolleranza al lattosio.E se doveste
Chi ha alle spalle almeno 30 anni di vita non può non avere detto almeno una volta nella vita Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è? Nino Manfredi e Paolo Bonolis, insieme a San Pietro, hanno senz’ altro fatto la storia della pubblicità italiana e monopolizzato la scena pubblica del
Quando l’avete vista in quel catalogo di elettrodomestici, avete subito capito che sarebbe diventata una delle vostre più care amiche. Quelle tanto desiderate cene da 12 persone a casa vostra, senza l’incubo della pila dei piatti da lavare la mattina seguente, grazie a lei non sarebbero state più un’utopia irraggiungibile. In poco tempo ne siete
Quando lo avete conosciuto al corso di fotografia non lo avreste mai detto. I suoi scatti in bianco e nero davano voce al suo animo sensibile e alla sua indole introspettiva. Il suo amore per le ricette esplosive di Pavel Becker e Nora Luther vi parlavano di un uomo di buon gusto, creativo, aperto a
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.