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I vegan mandala di Amalia Bussard

Redazione

Da quando sono vegetariana, oramai diversi anni, mi diverto a osservare le diverse reazioni delle persone al momento della scoperta. In alcuni rarissimi casi mi sento dire “fai bene, la carne fa male, dovrei mangiarne meno anche io”, ma generalmente vengo purtroppo sommersa da raffiche di domande, dalle più classiche alle più bizzarre, del tipo “ma il pesce lo mangi?”,  “per il prosciutto però fai un’eccezione?”.

Qualunque sia la domanda iniziale lo sguardo preoccupato dell’interlocutore mi fa sentire un piccolo alieno incompreso e la conversazione si conclude quasi sempre con un “poverina, chissà cosa mangerai”, “immagino sarà dura” o un “non so come farei al posto tuo”.

Quello è invece il momento in cui vorrei urlare tutta la gioia di essere vegetariani o vegani, la creatività che questo stile di alimentazione spesso amplifica, insieme al desiderio di sperimentazione non solo di cibi alternativi, quali il tanto temuto ma versatile tofu, ma anche di abbinamenti originali. Anche in questo caso non è possibile generalizzare:  non tutti i vegan e i vegetariani sono creativi o bravi a cucinare, ma potrei citare almeno un centinaio di ricette vegetariane o vegane con sapori appetitosi e un utilizzo incredibile di spezie, cereali, verdure, legumi, nonché colori allegri e presentazioni sorprendenti.

Ebbene, ora agli interlocutori sorpresi e preoccupati avrò una case history in più da proporre, quella delle creazioni di food art di Amalia Bussard.

Una foto pubblicata da @the_wholesome_bowl in data:

Studentessa d’arte vegana di soli 22 anni, Amalia fonde le sue due passioni in piatti straordinariamente colorati, allegri, ricchi di particolari, dalle tante forme geometriche spesso concentriche che richiamano i mandala. I suoi capolavori culinari e salutari sono ricchi di frutta, frutta secca, cereali, semi, tutti disposti con maestria, spesso intagliati o tritati: le fantasiose composizioni sono così belle che è quasi un dispiacere pensare di poterle mangiare.  

Una foto pubblicata da @the_wholesome_bowl in data:

Ogni foto delle sue creazioni viene caricata sul suo seguitissimo profilo Instagram, sempre accompagnata da una citazione spirituale / new age e da una descrizione vivida, quasi evocativa. Come afferma l’artista, i suoi piatti rappresentano e colmano “lo spazio tra il cibo e l’arte, un mandala alla volta”.

Quindi, a tutti coloro che immaginano la cucina vegana e vegetariana triste e poco creativa consiglierò il suo profilo Instagram: un viaggio culinario tra sapori, colori e spiritualità.

 

Fonte immagine: finedininglovers.it

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